In
queste poche righe mi propongo di tracciare per sommi
capi la storia della tv musicale italiana. Essa, forse
pochi lo sanno, e’ stata quella che in Europa ha aperto
la strada ai canali dedicati ai video-clip.
Tutto
iniziò nel 1984, precisamente il 2 aprile, quando nacque
VideoMusic. La prima tv del vecchio continente che si
occupava interamente di tutto ciò che ruota intorno alla
musica: clip, interviste, programmi a tema, rubriche
realizzate per capire come si muovevano i giovani degli
anni ’80. Fanno la loro nascita programmi storici come
il RoxyBar condotto dal sempreverde Red Ronnie.
VideoMusic rappresentava anche un’innovazione nel modo
di fare informazione, con un telegiornale giovanile nei
temi e nei modi. Centro di tutta questa produzione era
la Toscana che così riuscì a farsi strada nel mondo del
piccolo schermo, “guerreggiando” contro il predominio
dei due grandi centri di produzione tv, di allora (e
anche di oggi): Milano e Roma.
Ben
presto però la situazione cambiò e così il destino volle
che Cecchi Gori mettesse le mani sopra VideoMusic per
portare avanti la sua battaglia contro il grande magnate
della televisione commerciale italiana, ossia Silvio
Berlusconi. Video Music divenne TMC2, ma, dopo alcuni
mesi in cui il palinsesto di questo nuovo canale fu reso
piuttosto simile a quello della sorella maggiore
Telemontecarlo, si comprese come le emittenti all-music
sarebbero state destinate a raccogliere un grande
consenso tra le nuove generazioni, stanche di dover
essere prive di loro spazi: una tv musicale sarebbe
stata sicuramente di loro gradimento, piu’ di una
puntata di Beautiful o di SuperQuark!
Intorno alla metà degli anni ’90, iniziò a farsi strada
quello che, attualmente, e’ il riferimento nelle tv
musicali: MTV. In Italia fece ufficialmente sbarco
nell’etere con MTV Italia, sulle frequenze di ReteA, ma
la differenza rispetto ai contenuti di TMC2 era forte.
Infatti le produzioni della prima erano tutte
rigorosamente italiane, anzi fiorentine, mentre quelle
della seconda erano prettamente anglosassoni, se non nei
contenuti, quantomeno nello stile. Si sa, poi, che la
sorte di TMC2 e’ stata amara, al punto che nel 2001
Cecchi Gori, ormai al lastrico, decise di vendere le due
sue emittenti alla Telecom, la quale, acquisita MTV
Italia, pensò bene di piazzarla proprio sulle frequenze
di TMC2, visto che era scaduto il contratto con ReteA.
Così mutò il panorama della tv musicale italiana e al
contempo si temette per il grande archivio di
VideoMusic-TMC2 contenente 22000 videoclip, 5000
registrazioni tra live e interviste: un vero patrimonio
sulla cui sorte si sono interrogati illustri uomini di
cultura della Penisola. (Questa mole di documenti e’
finita nelle mani di MTV e attualmente si trova nella
sede milanese dell’emittente.) Nel frattempo, conclusosi
il tandem con MTV, ReteA intraprese un’avventura
autonoma sempre come tv musicale, prima con il supporto
del network VIVA, poi da sola. Nacque ReteA-All Music (i
cui programmi sono tutt’ora realizzati in Italia) e sono
finiti alla ribalta bravissimi conduttori e simpatici
programmi, tra i quali il super ironizzato “The Club”.
“Lasciando l’etere”, con il boom della tv satellitare
degli ultimi anni sono proliferati numerosi canali
musicali, anche italiani, che si possono ricevere grazie
alla parabola. Tra questi MagicTV, CountDown,
VideoItalia (sorella di RadioItalia), Deejay TV,
MatchMusic e la “rivoluzionaria” HIT Channel, sorta
pochissimi anni fa. Essa ha riscosso (e’ continua a
riscuotere) un fortissimo successo grazie alla
convergenza di tre strumenti (Internet, Radio, Tv) in un
unico progetto editoriale e alla presenza di giovani vj
che sanno intrattenere il pubblico in maniera rilassante
e divertente. Facendo, poi, zapping tra le centinaia di
canali trasmessi via satellite si possono trovare
numerose altre tv musicali tematiche, come Rock TV e MTV
Brand:new, dedicate ai generi “minori” (solo nel nome!)
e ai gruppi e cantanti emergenti o poco convenzionali
come i Linea77, Björk, Meganoidi, Auf Der Maur e altri.
Nuova linfa alla tv musicale potrà venire dall’avvento
del Digitale Terrestre e dalla conseguente possibilità
di moltiplicare l’offerta televisiva attraverso canali
sempre più innovativi. Nel contempo, e’ di queste
settimane la notizia che ReteA-All Music e’ stata
acquisita dal gruppo l’Espresso e speriamo, incrociando
le dita, anche nella sua buona sorte.
Al
termine di questo “percorso” lungo 20 anni, non ci
rimane che attendere gli eventi, nella speranza che la
musica e le emittenti ad essa dedicate abbiano il giusto
spazio, in fondo e’ sempre meglio svegliarsi con un bel
video piuttosto che con un noioso programma contenitore,
uguale a tanti altri…Ad Maiora!
(pubblicato il 24-07-'05) |