TMC2 (ri)cambia nome in Videomusic Quattro anni dopo l'operazione “cosmetica” che ne cambiò la sigla in
Tmc2 (sancendone formalmente il passaggio da canale musicale a rete generalista),
l'emittente del gruppo Cecchi Gori torna sui suoi passi rispolverando il nome e
il marchio di Videomusic. La notizia non è ufficiale, ma è data per certa da
fonti interne all'azienda toscana: il ritorno al “logo” storico sarebbe
legato a considerazioni di marketing e alla scarsa presa che il marchio Tmc2 ha
dimostrato di avere presso i giovani teleutenti a cui è indirizzato (con quel
che ne consegue in termini di ascolti e di investimenti pubblicitari sulla
rete).
Alla campagna di rilancio di Videomusic, che dovrebbe entrare nella fase
operativa nel mese di giugno, saranno legati anche un restyling grafico della
rete e l'introduzione di nuovi programmi nel palinsesto televisivo.
Primo esempio europeo di emittente musicale a target giovanile (sul modello di
Mtv), Videomusic nacque per iniziativa della famiglia imprenditoriale lucchese
Marcucci iniziando le trasmissioni il 2 aprile del 1984. Undici anni dopo,
nell'ottobre del 1995, a seguito di un lungo braccio di ferro (e di tentativi
abortiti di rilevare l'emittente da parte di gruppi come Thorn-Emi, Time Warner
e Viacom), la presidente dell'emittente Marialina Marcucci concordò la cessione
della holding che controlla il gruppo, Beta Television, al produttore
cinematografico Vittorio Cecchi Gori per una cifra stimata intorno ai 70
miliardi di lire. Da quel momento, l'emittente – che circa un anno dopo,
nell'estate del '96, abbandonò il vecchio nome per diventare Tmc2 – ha spesso
vissuto periodi di grande travaglio e incertezza (oltre a un drastico
ridimensionamento dell'organico della redazione musicale), pagando le
conseguenze di una politica di programmazione indecisa sul taglio da dare al
palinsesto della rete, tuttora caratterizzato da un mix di notiziari, film,
moda, sport, programmi musicali e videoclip.
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