Sul "Corriere della Sera" Lillo Tombolini, direttore di Tmc e Tmc2, scrive al ministro della Cultura Melandri. «Nel leggere il suo appello apparso ieri sul "Corriere" ritengo doveroso intervenire nel dibattito che da settimane infiamma il mondo dell'emittenza. (…) Mi sembra opportuno ricordare un'altra realtà spesso trascurata: dal 1983, prima col nome di Videomusic e poi con quello di Tmc2, questa rete ha offerto un prodotto innovativo capace di coinvolgere milioni di giovani o di chi vuole conoscere l'universo giovanile senza sollevare questioni di scontri generazionali. (…) Questa tv manterrà fede al suo impegno proposto nel piano editoriale come previsto dalla legge. Ne sono certo: nessuno rimarrà orfano della musica in tv fino a quando Tmc2 proseguirà su questa strada».