TMC2, ultimo atto
Dal primo maggio, si cambia musica in televisione. MTV, che si trasferisce
armi e bagagli sulle frequenze di TMC2, ha appena annunciato i suoi piani di
rilancio (vedi news). In questi giorni viene presentata Viva, l'emittente
videomusicale tedesca che andrà ad occupare le frequenze di ReteA,
precedentemente casa di MTV. Insomma, un bel terremoto, che però lascia aperta
una voragine nel già pericoloso terreno televisivo. Un vuoto in cui, in questi
giorni di concitata concentrazione sulle succitate emittenti, nessuno ha avuto
il coraggio o l'accortezza di guardare. Perché il vuoto è quello lasciato da
Videomusic/TMC2, che sparendo dall'etere farà le spese di queste scosse
telluriche. Un nome storico, presente dal 1984, con una travagliata storia.
Cambi di nome, riposizionamenti, difficoltà, ma anche tanta musica, di quella
spesso difficile da vedere in TV.
"Quello che ha fatto VM/TMC2 lo sa e lo dice chi è del settore e chi ha
visto la televisione, non chi fa informazione basandosi sugli uffici
stampa", spiega a Rockol Marco Garbarini, che dell'emittente è
responsabile della programmazione e dei rapporti con la discografia. "A
TMC2 è mancata un'immagine di comunicazione. MTV, al contrario, è un
fortissimo soggetto mediatico con un altrettanto forte posizionamento sul
mercato e una forte immagine: per questo, quando si è paventato di chiuderla,
si sono sollevati in molti. Noi, al confronto, non eravamo nessuno."
Dalle parole di Garbarini traspare l'amarezza non solo per l'attuale situazione,
ma anche per la scarsa considerazione di cui l'emittente ha goduto in passato,
nonostante gli sforzi e i successi. "Anche quando siamo diventati
TMC2", continua Garbarini "noi mandavamo 18 ore di musica al giorno,
però la musica la faceva MTV, nella percezione comune. Eppure siamo stati i
primi a trasmettere videoclip e concerti di tutte le band che ora vincono premi
e si fanno notare a Sanremo."
L'amarezza per il passato, nelle parole di Garbarini, si trasforma in amarezza
per un presente in cui ci si è dimenticati lo spazio dato da TMC2 alla musica
italiana e a quella indipendente. "Certo, noi abbiamo fatto sì che un
sacco di gruppi potessero avere accesso alla televisione e avere visibilità.
Però la domanda amara che mi pongo è 'perché l'abbiamo fatto?' Se avessimo
avuto un po' più di puzza sotto il naso e se avessimo guardato di più le
classifiche, sarebbe stato meglio? Abbiamo fatto la televisione con le unghie e
con i denti, tirandoci fuori del nostro, mettendoci passione e voglia di
dimostrare che eravamo in grado di fare tanto con poco. Alla fine, però, ti
accorgi che non è servito a nulla, perché dal punto di vista commerciale
l'accordo con MTV è inattaccabile. La società che gestisce TMC2 ha acquisito
MTV, però il marchio che rimane non è il nostro. Avrei preferito vedere un
maggiore coraggio nel difendere una identità sopita che attendeva solo di
essere messa in grado di combattere ad armi pari: sono proprio sicuri che tutto
il nostro lavoro fosse da buttare?"
Per quanto riguarda il futuro, la situazione è in via di definizione. Garbarini
conferma che gli attuali accordi sindacali prevedono il riposizionamemento
all'interno dell'azienda della struttura di TMC2, anche se non più in ambito
musicale, che sarà dominio esclusivo di MTV. "Noi a questo punto guardiamo
dalla finestra", dice Garbarini, che aggiunge a proposito del panorama che
si va a delineare: "Non è male l'idea che qualche cosa si muova. E'
interessante che arrivi qualcuno, come Viva, che ha una potenza industriale e
una conoscenza di quello che sta andando a fare. Non dimentichiamoci che ha dato
del filo da torcere ad MTV ovunque è presente. Viva viene presentata in questi
giorni, ma ha già dichiarato che si occuperà di musica di classifica. Se tutto
quello che abbiamo letto è vero, la mia impressione è che MTV diventerà la
rete più alternativa sul mercato. Ma Viva è un soggetto nuovo e bisogna ancora
vederla all'azione."
|