ADDIO VIDEOMUSIC UNA TV DA IMITARE
Parla Marialina Marcucci, ex presidente della televisione toscana, che da domani
dovrebbe passare a Cecchi Gori. 'E' stata l' unica rete italiana da
esportazione'
LE HANNO appena soffiato
Videomusic (domani dovrebbe passare nelle mani di Cecchi Gori) ma quando ha
capito di aver perduto, dopo aver strenuamente cercato di non mollare, non si è
persa in lamenti, recriminazioni, ancor meno lacrime. E si è buttata subito in
avanti, verso la politica, nel momento in cui la politica incombe, in vista
delle prossime elezioni regionali. Marialina Marcucci, bella signora di 41 anni,
è stata, sino ai primi di marzo, combattivo presidente dell' emittente toscana,
ammirata, ma anche un po' temuta, nel mondo internazionale delle televisioni
private: ferma come sanno esserlo le donne quando sanno comunque di essere in
qualche modo accerchiate, messe sempre in discussione. Gran signora, adesso che
Videomusic non è più sua, non ce l' ha con Vittorio Cecchi Gori, che per 80
miliardi è riuscito a portarla via a lei che non voleva venderla, e anche ai
suoi fratelli Paolo e Andrea, molto più giovani, e al padre Guelfo, fondatore
della dinastia, 66 anni, che invece volevano vendere.
"Cecchi Gori l' ha voluta
fortemente, questa nostra televisione e non solo per assicurarsi le frequenze,
ma neppure per ammorbidire il nostro antiberlusconismo, perché anche lui in
questo senso mi sembra schierato. Sono certa che ha la capacità culturale per
fare buona televisione e mi piacerebbe che, come noi, avesse fiducia nel fatto
che nel lungo termine la qualità paga. Le sue dichiarazioni sino ad oggi non
sono del tutto entusiasmanti, ma forse ha già capito che anche rispetto alla
televisione l' attenzione cambia, che si può benissimo fare a meno delle pagine
dei giornali conquistate con le stravaganze, gli scoop, le lusinghe eccessive".
Come ha vissuto questa perdita? "Come imprenditore non potevo essere che fiera
del fatto di aver creato qualcosa di così appetibile. Come persona è stato
drammatico: perché Videomusic è stata, è, almeno per ora, una televisione
dedicata non a un genere, ma a un pubblico specifico, quello dei giovani adulti,
dai 15 ai 40 anni. Mtv è una televisione solo musicale che si rivolge ai
giovanissimi, mentre Videomusic ha cercato di dare a giovani più maturi, non
solo musica, ma l' informazione, un nuovo linguaggio, uno spazio d' incontro. La
nostra è stata la sola rete italiana a suscitare molto interesse all' estero, un
modello da esportare". Lei è considerata una donna di grandi capacità
manageriali, molto attiva, molto competente. Come era a vent' anni? "Una ragazza
molto fortunata. Per dieci anni, prima che nascessero i miei fratelli, sono
stata figlia unica di un imprenditore che mi voleva autonoma, che quando nel '75
ha portato in Italia le televisioni straniere, Telemontecarlo e Capodistria, mi
ha subito cooptato. Ero già madre di una bambina, nata quando avevo 18 anni, il
che aveva suscitato un po' di scandalo. Ma né mio padre né mia madre, avevano
mai pensato di avviarmi verso la vita di casalinga". Quindi la sua non è stata
una famiglia patriarcale? "Nei sistemi di impresa familiare, il capo è sempre il
padre. Anche in questa occasione è andata così: lui ha riconosciuto le cose che
ho fatto, e la mia passione, ma io riconosco la sua esperienza, oltre che la sua
autorità. Il nostro gruppo ha deciso di privilegiare il ramo farmaceutico, e io
non mi sento di giudicare questa scelta".
Guelfo Marcucci è a capo di un
gruppo che ha 1.000 dipendenti e un fatturato di 500 miliardi: ha creato un
importante polo farmaceutico, un centro turistico in Garfagnana e si è occupato
di televisione sino dal 1974, prima di Berlusconi: con Teleciocco, poi
Teleelefante, infine Videomusic, voluta intensamente da Marialina: che nell' 88
era diventata la principale azionista a Londra di SuperChannel, poi acquistato
dalla rete americana Nbc e in Grecia di Super Hellas.
Quando Marialina ha deciso di
presentarsi come indipendente nella lista di 'Toscana Democratica' guidata dal
Pds, c' è chi ha criticato la scelta della segreteria regionale del partito,
proprio a causa della famiglia Marcucci, legata attraverso Andrea, eletto un
tempo al parlamento nelle file del Pli e quindi legato all' ex ministro De
Lorenzo, che conferì a loro un rapporto esclusivo con le regioni per la
fornitura di emoderivati: e perché i Marcucci non sarebbero molto attenti ai
problemi di occupazione del gruppo. Marialina sorvola e spiega che "è la mia
vocazione alla sperimentazione che mi ha fatto scegliere di partecipare a questa
avventura elettorale. Mi sono candidata come indipendente nel listino del
maggioritario perché m sembra giusto seguire Wannino Chiti, presidente uscente
della regione Toscana che si ricandida". L' ex signora di Videomusic vive
qualche giorno al mese a Barga, un borgo antico in Garfagnana, dove è nata, e il
resto del tempo a Londra, con i suoi tre figli: la maggiore di 22 anni, è
sposata e frequenta la famosa scuola di moda St. Martin' s.
Pensa finito il suo coinvolgimento
con la televisione? "Niente affatto. Io credo che tra pochi anni le strade
televisive, via cavo, via satellite, saranno in mano a non più di sei/sette
colossi mondiali, non ci sarà spazio cioè per le piccole private. Ma ci sarà
sempre più spazio per il software: io vorrei dedicarmi alla produzione, alla
ricerca di nuovi linguaggi, approfittare del pluralismo delle idee che io sono
certa si affermerà sempre di più, per necessità". Adesso, nella battaglia
politica, cosa la sprona di più? "Il fatto che non sarà facile vincere perché la
nostra lista con Pds, Ppi, Verdi, Lega Nord e Patto democratico, sta tra
Rifondazione e la destra. Mi elettrizza comunque che il mio avversario sia Del
Debbio della Fininvest, terzo uomo, dice lui, di Publitalia. Lui appartiene alla
mentalità di chi vuole vendere tutto, a tutti i costi, io a quella di chi vuole
salvaguardare i valori che contano, che pensa al futuro".
NATALIA ASPESI |