Il
direttore parla del suo telegiornale e dei rapporti con l' editore Cecchi Gori
VIDEOMUSIC RILANCIA LA NOTIZIA CON RITMO
Giudici: 'Vmg' non fa politica Vi collaborano Furio Colombo, Demetrio Volcic,
Gianni Riotta e don Antonio Mazzi. Tra le nuove rubriche dell' autunno 'Facce'
'Count-down' , 'Soli' e 'Quarto potere'
"CECCHI Gori ha promesso di
arricchire il segmento informativo di Videomusic, tenendo le notizie separate
dalle opinioni. E io sono d' accordo: le news sono il biglietto da visita di un'
impresa televisiva". Marco Giudici, da tre mesi direttore del Tg di Videomusic,
lavora sodo nel suo bunker romano, con un drappello di 25 redattori ("età media
sotto i 30"), per vincere la scommessa d' autunno: allargare il target giovanile
del suo tigì, "renderlo più completo", arricchito di grandi firme. Tra i
collaboratori ci sono Furio Colombo e Demetrio Volcic, Gianni Riotta e Rodolfo
Brancoli, Fiamma Nirenstein e Geminello Alvi. Senza contare Don Antonio Mazzi: a
lui è stata affidata una fetta del Tg delle 19.30 (otto minuti al dì) per
dialogare con i giovani. "D' ora in poi chiamateci VmG" dice sorridente Marco
Giudici. Per differenziare il suo "prodotto" da quello dei predecessori, le
signore Daniela Brancati e Tana De Zulueta? Per carità, nessuna polemica con il
passato, "ma se nella storia di Videomusic prima c' era un Tg con argomenti
alternativi, una sorta di secondo telegiornale, oggi il nostro sforzo è quello
di fare un tg completo". Ex portavoce di Mino Martinazzoli, un passato al Popolo
e all' Avvenire, Giudici ammette con candore di essere in sintonia con le idee
dell' editore: "Le idee politiche è meglio averle che non averle. E' solo
questione di trasparenza. A me fanno paura quelli che camuffano le opinioni
dietro una professionalità asettica: il problema è non far pesare le opinioni
sul Tg". Rassicura i fan dell'emittente più 'giovane' d' Italia: all' orizzonte
non c' è un nuovo Berlusconi. "Cecchi Gori non userà le sue tv per fatto
personale. Non ha mai telefonato per far mettere una notizia". "Vmg sarà sempre
un tg diverso, originale, ma gli daremo la caratura per competere con gli altri
telegiornali" spiega Marco Giudici: "Alle 19.30 abbiamo la concorrenza di tre
Tg-romanzo. Ci sono Fede (Tg4), Brancati (Tg3) e Curzi (Tmc), con edizioni
dilatate, romanzate, noi in 18-20 minuti ci vogliamo differenziare. Ma, sin
dalla Mostra di Venezia (30 agosto-10 settembre), praticherà sinergie con il Tg
di Curzi. "Dopo il Cinegiornale di Tmc, al quale partecipo con Alain Elkan, si
farà la staffetta con Videomusic: alle 20.30 diretta dal Lido, poi il concerto
presentato da Red Ronnie, e nel Vmg delle 23.30 offriamo la rassegna stampa del
giorno dopo, con le recensioni dei maggiori critici". Torna quindi sul tasto del
target, "giovanile e sperimentale". Qualche esempio? "Mentana e la Busi, alle
20, anticipano il sommario di Tg5 e Tg1 chiedendo al pubblico di restare anche
dopo la pubblicità? Bene, noi alle 19.25 diamo le Facce: una mitragliata di
diapositive con i volti dei personaggi di cui si parlerà nel Tg. In trenta
secondi vedi la faccia del Papa e di Hugh Grant, di Craxi e di Salamone, di
Bossi e della Pivetti". Il Count-down, invece, appare a metà telegiornale: "L'
idea è quella di riprendere il ritmo. Sullo schermo, in alto a sinistra,
comincia il conto alla rovescia: sessanta secondi di 'brevissime' , narrate a
gran velocità". Sullo stesso stile 'sicopato' seguirà un Blob: fatti e
frattaglie dalle notizie del giorno: in coda al Tg, tutto da ridere. Il
direttore non ha dubbi: è lo stile giusto, piace ai giovani e agli stranieri
residenti in Italia. "Sì, abbiamo dei riscontri da un check rudimentale:gli
stranieri ci scelgono per il linguaggio accessibile, per il ritmo, ci
avviciniamo molto agli esperimenti di news in corso negli altri paesi". Marco
Giudici ha mille idee e altrettante videocassette in mano. Ci fa vedere uno
speciale sulla Bosnia con immagini bellissime, che danno il senso della
drammaticità dell' assedio di Sarajevo senza indulgere nel macabro ("l' ho fatto
insieme a Baghdikian: andrà alla Mostra di Venezia, Cecchi Gori ha apprezzato
molto lo stile"), e per ottobre annuncia Quarto potere: "Un rotocalco di mezz'
ora, condotto da Guido Talarico. Si occuperà di giornali e telegiornali, spot e
Internet: sarà il corrispettivo di Prima comunicazione". Gianni Riotta
racconterà "storie americane", Fiamma Nirenstein parlerà di Medio Oriente,
Geminello Alvi affronterà i temi dell' economia, Rodolfo Brancoli sarà
intervistato sui temi dei media e dell' antitrust.Per l' autunno promette
rubriche nuovissime, formato pillole, come Soli e Cosa farei se fossi il capo?
"In 40 secondi, massimo un minuto, Soli racconterà storie di ordinaria
solitudine: ne abbiamo già pronte una ventina, dal vecchio sulla panchina al
ragazzo che guarda la vita dal cavalcavia di un' autostrada, sono davvero
bellissime. Con il video-8 sarà realizzata anche la serie Se fossi il capo, e
potete immaginare quello che possono dire i cittadini italiani". Rapida
associazione di idee: dal video8 all' elogio di Demetrio Volcic. L' ex direttore
del Tg1, che ogni settimana prende il volo Vienna-Roma per registrare i servizi
di Vmg, ha un regalo extra per l' estate: "Volcic è squisito, ha dato prove di
stile e di umanità. Pensate che tornerà per qualche giorno a Mosca, e mi farà un
servizio con una videocamera, da solo, dalla Piazza Rossa: Demetrio ha ancora
passione per questo mestiere e io sono orgoglioso di averlo nel mio Tg".
LEANDRO PALESTINI |