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"E' nata Videomusic ventriquattr'ore di rock da vedere"
LA
REPUBBLICA
06 Aprile 1984 |
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La nuova
televisione trasmette dal 2 aprile in sei regioni. Il modello è l'americana Mtv
E' nata Videomusic ventriquattr'ore di rock da vedere
MILANO - <<Il mondo musicale sta vivendo tempi di crisi, e il modo migliore per
uscirne è quello di promuovere il rock e gli altri generi con formule nuove:
Videomusic è nata per questo>>. I responsabili della società Rete Television (Beta Television n.d.r.) hanno presentato ieri la
prima emittente che per ventiquattro ore al giorno - già dal 2 aprile -
trasmette ininterrottamente video-clip, concerti, special e brevi notiziari
musicali: si chiama Videomusic, ha sede al Ciocco, in provincia di Lucca e per
ora il segnale si può ricevere in Lombardia (canale 63), Veneto (66), Friuli
(54), Emilia (26-46-35-55), Toscana (42-48-61) e Lazio (48). Ma entro un paio di
mesi saranno coperti il Piemonte, la Campania e la Sicilia, mentre per la fine
dell'anno la prospettiva è di essere presenti su tutto il territorio nazionale.
Videomusic si affida all'esperienza di una celebre televisione via cavo
americana, Mtv (Music Television), che nel giro di un paio d'anni ha
profondamente cambiato le abitudini musicali dell'utente giovane americano.
Con oltre 18 milioni di abbonati Mtv è riuscita nell'intento di pilotare il
mercato discografico e gli stessi gusti del pubblico, divenendo un fenomeno
artistico ed economico di eccezionale portata. Scriveva il settimanale <<Time>>
in un recente servizio dedicato a questa nuova forma di comunicazione <<I video
Rock stanno innescando una rivoluzione musicale capace di mutare il volto della
cultura popolare giovanile>>.
Naturalmente Videomusic si muove in una realtà diversa e con scopi delimitati:
<<La nostra intenzione è di raggiungere in questa fase iniziale una audience di
500 mila spettatori al giorno e di porci come interlocutori ufficiali per chi
segue la musica. Il target che abbiamo individuato va dai 14 ai 34 anni, una
fascia d'età che dovrebbe interessare i pubblicitari. Non vogliamo però
inflazionare il video di spot selvaggi; selezioneremo prodotti che crediamo
attinenti alla nostra programmazione>>.
Poche parole, nessuna promessa a livello culturale, Videomusic è oggi una
galleria di video, in gran parte inglesi e americani. acquisiti attraverso le
case discografiche che per ora seguono con curiosità gli avvenimenti, in attesa
di sviluppi, mentre sussiste un rapporto di stretta collaborazione con i cugini
di Mtv.
I progetti comunque non mancano: questi sono considerati mesi di assestamento.
<<Sono allo studio già diverse iniziative per movimentare la giornata di
Videomusic>>, spiega Ciro Dammicco, già cantautore all'inizio degli anni Settanta
e ora direttore artistico del network, <<ci saranno concorsi per i giovani
gruppi italiani che si autoproducono dai dischi ai video, classifiche,
interviste e concerti in esclusive che abbiamo reperito sui mercati esteri dove
c'è a disposizione molto materiale inedito>>.
Per ora, in effetti, il parco video dell'emittente non è ancora ricchissimo; nel
giro di poco tempo diverse clip vengono replicate secondo una strategia
americana di persuasione, legate tra loro dalle apparizioni di alcuni vee-jays
(il corrispettivo dei dee-jay radiofonici). <<Ma non abbiamo fretta>> assicura Dammicco <<la gente sta prendendo confidenza con il video. L'importante era
cominciare; con il tempo possiamo solo migliorare>>. (e.g.) |
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